“Il futuro è a Gaza anche se è distrutta, anche se è in macerie” ci dice Paola Caridi e, se l’Europa non riconoscerà la storia e i morti di Gaza, anche i nostri diritti e le nostre già fragili democrazie, saranno a rischio. Le riflessioni di una grande giornalista, esperta in storia politica del mondo arabo, sul genocidio in atto a Gaza, sulle parole omesse dai media occidentali e sulla necessità di riappropriarcene per unire le voci ed esprimere il nostro dissenso nei confronti di chi, ogni giorno, decide le sorti della guerra su Gaza. Il sussurro è diventato una voce e poi un gesto, quello d
Feltrinelli
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